Numero del 18 ottobre

La disinformazione che passa dall’udito

GLI AUDIO DEEPFAKE SU TIKTOK & CO.
Gli strumenti per creare voci sintetiche sono sempre più diffusi, e sempre più spesso sono usati per distorcere la realtà: se è possibile generare una voce identica a quella di qualunque persona, significa che è anche possibile far sembrare che quella persona abbia detto cose che in realtà non ha mai detto. Ormai TikTok e le altre piattaforme social sono piene di video che presentano voci create con l’intelligenza artitificiale.

Un filone specifico riguarda tutta una serie di clip in cui si sentono conduttori televisivi di spicco raccontare notizie d’attualità. In realtà si tratta di copie digitali delle persone in questione, con la stessa voce e lo stesso aspetto.

Tra gli altri esempi recenti, ce n’è uno in cui una voce sintetica impersona l’ex leader del Sudan Omar al-Bashir, alimentando la confusione che già imperversa in un Paese dilaniato dalla guerra civile. In un altro si sente invece l’ex presidente Usa Barack Obama difendersi da una teoria cospirazionista sulla morte improvvisa del suo ex chef. Anche in questo si tratta di una voce sintetica.

La voce di Obama è stata creata attraverso le risorse di ElevenLabs. L’azienda si è imposta sulla scena internazionale alla fine del 2022 con il suo strumento text-to-speech gratuito, in grado di produrre audio realistici in pochi secondi. Gli utenti del forum di estrema destra 4chan si erano presto organizzati per creare una versione dell’attrice Emma Watson che leggeva un testo antisemita. ElevenLabs aveva risposto all’abuso limitando la funzione di clonazione vocale agli utenti a pagamento. L’azienda ha inoltre rilasciato uno strumento di rilevamento dell’intelligenza artificiale in grado di identificare i contenuti prodotti dai suoi servizi.

Proprio nei giorni scorsi ElevenLabs ha lanciato un nuovo strumento di doppiaggio alimentato dall’intelligenza artificiale: si chiama “AI Dubbing” e può sostituire la voce di qualsiasi persona con una voce identica in oltre 20 lingue.

🪄 MAGIE DELL'IA 🪄
Podcastle ha appena lanciato uno strumento chiamato Magic Dust AI in grado di migliorare parecchio file audio anche di scarsa qualità (per esempio eliminando il rumore di fondo).

LE MENZOGNE DI STEVE BANNON IN WAR ROOM
A diffondere fake news non ci sono solo voci sintetiche, ma anche esseri umani in carne e ossa. È il caso, per esempio, di Steve Bannon, ex consigliere di Donald Trump, che per diverso tempo ha usato il suo popolare podcast War Room per ribadire la notizia (falsa) secondo cui la vittoria di Joe Biden e la sconfitta di Trump alle elezioni presidenziali statunitensi del 2020 sono state dovute a dei brogli.

Di recente Bannon – che vive in una casa a schiera a pochi isolati dal Campidoglio, a Washington D.C., dove ha anche il suo studio di registrazione – si è servito del podcast per ottenere un altro obiettivo: rovesciare il repubblicano Kevin McCarthy come speaker della Camera dei rappresentanti e far fuori quelli che descrive come repubblicani “unipartitici”, secondo lui indistinguibili dai democratici.

ALEXA, LE ELEZIONI USA 2020 SONO STATE RUBATE?
A sostenere la fake news delle “elezioni rubate” non c’era solo Bannon. Fino a poco tempo fa se qualcuno chiedeva ad Alexa se le elezioni presidenziali Usa del 2020 fossero state truccate l’assistente vocale di Amazon rispondeva di sì.

I bot infestano anche i podcast

E poi ci sono i bot che gonfiano i numeri degli ascolti dei podcast (un po’ come quelli che gonfiano i numeri dei follower su Instagram). Ne ha parlato PJ Vogt, l’ex co-conduttore del celebre podcast Reply All.

All’inizio dell’anno Vogt ha ricevuto una strana proposta da una società di audience online chiamata iBoostReach: pagare una piccola società di media buying per vedere il suo nuovo podcast Search Engine in cima alle classifiche, senza specificare in che modo avrebbe fornito al podcast i migliaia di download promessi. La proposta ha allarmato Vogt e il suo team, che avevano contratti con gli inserzionisti e accordi per raggiungere determinati obiettivi di download in modo organico.

L’esperienza di Vogt riflette uno dei fenomeni nati intorno all’industria dei podcast negli ultimi anni, fenomeno alimentato dalla fuffa fin troppo presente nel mercato pubblicitario digitale e che fa leva sulle cosiddette vanity metrics (come, appunto, la posizione in classifica).

I podcast in tribunale

L’INFINITO CASO DI ADNAN SYED
La Corte Suprema del Maryland
sta valutando se il tribunale della città di Baltimora abbia violato il diritto di Young Lee di partecipare all’udienza in cui un giudice ha annullato la condanna di Adnan Syed per l’omicidio di sua sorella Hae Min Lee. Syed, protagonista della prima stagione di Serial, ha trascorso oltre 23 anni in carcere con l’accusa di avere ucciso la sua ex fidanzata del liceo (ne avevo scritto qui).

Adnan Syed con sua madre Shamim Rahman fuori dalla Corte Suprema del Maryland

Di recente Syed ha chiesto al procuratore generale del Maryland di approfondire le accuse nei confronti di due procuratori che avrebbero interferito nel caso (le accuse sono esposte in un documento di 93 pagine che può essere letto qui). I procuratori, in particolare, non hanno mai indagato su un secondo sospettato dell’omicidio.

UN PODCAST RIAPRE UN COLD CASE IN SCOZIA
Tra il 1968 e il 1969 in Scozia furono uccise tre donne: Patricia Docker, Jemima MacDonald e Helen Puttock. Il colpevole non è mai stato individuato. Un podcast investigativo sul killer di Glasglow noto come Bible John ha portato la polizia a riaprire il caso. Nella serie audio della Bbc Radio Scotland, intitolata Bible John: Creation of a Serial Killer, s’insinua che la polizia potrebbe essere stata coinvolta nella copertura di un potenziale sospetto, che è stato visto per l’ultima volta in un taxi con Helen Puttock prima che venisse uccisa.

Novità by Spotify

L’ACCORDO CON ALEX COOPER
Alex Cooper
, conduttrice del celebre podcast Call Her Daddy (in esclusiva su Spotify), ha concluso un accordo commerciale con Spotify per la vendita di annunci e la distribuzione dei podcast prodotti dalla sua casa di produzione dedicata alla Gen Z, Unwell Network.

NUOVI TOOL PER PODCASTER
Spotify ha introdotto una nuova serie di funzioni:

  • possibilità di mettere un episodio in evidenza sulla pagina del proprio show,
  • possibilità di scegliere fino a due contenuti di altri creator su Spotify (tra podcast, album musicali, playlist o audiolibri) da indicare come consigli d’ascolto,
  • possibilità di attivare un banner promozionale sulla pagina dello show per indirizzare gli ascoltatori verso contenuti riservati agli abbonati su Patreon & Co.,
  • possibilità di vedere il numero totale di impression dello show e dei singoli episodi in un periodo di 30 giorni,
  • nuove analisi per i creatori che monetizzano tramite Ambassador Ads, Automated Ads e abbonamenti ai podcast.

5 PODCASTER ITALIANI PROMETTENTI
Spotify ha presentato la seconda edizione di RADAR Podcaster, il programma che individua podcaster promettenti con l’obiettivo di aiutarli a trovare un nuovo pubblico e rafforzare il loro rapporto con i fan. I cinque italiani selezionati sono Brivido Coatto, POV il podcast, Power Pizza, Questo Podcast NON ESISTE e CineFacts.

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