Di Mirko Lagonegro, ceo e cofondatore di MDE

È uno dei momenti più importanti per l’industry mondiale del media Digital Audio, e anche questa sedicesima edizione, come le altre presentata da Tom Webster, non ha disatteso le aspettative. The Infinite Dial, la ricerca di Edison Research su podcast e affini (basata su un campione di 1502 persone di età superiore ai 12 anni), ha chiaramente mostrato come la progressiva uscita dalla pandemia abbia modificato le abitudini delle persone, con un significativo impatto su tanti dati. Qui di seguito ho riassunto quelli a mio parere più significativi, con un breve commento al termine di ciascuno.

  • Scende il numero di ricevitori radiofonici nelle abitazioni: dal 2008 è decuplicato il numero di persone che non ha più una radio in casa, e se guardiamo ai più giovani scopriamo che sei su dieci non possiedono più un ricevitore radiofonico tradizionale.

Non ce n’è, la radio si ascolta sempre più con dispositivi connessi alla rete, dove gli editori devono farsi trovare…

  • Audiobook: la fruizione di questo contenuto resta in linea con il dato del 2021.
  • Audio – Based Social Media Service (Clubhouse, Twitter Spaces e Spotify GreenRoom): se già la semplice conoscenza dell’esistenza di questi servizi è ridotta, il loro utilizzo lo è ancora di più – Twitter Spaces è usato dal 2% del campione, Clubhouse e Spotify GreenRoom dall’1%.

Sebbene sia sempre stato scettico su questi servizi, non posso non ricordarmi che, quando ho fondato MDE nel 2016, il podcast era messo uguale (negli US, pensate qui da noi ). Staremo a vedere.

  • Fruizione mensile di online audio: l’ascolto dei vari formati di audio disponibile online riguarda oggi il 73% degli americani 12+ (+5% sull’anno scorso), che diventa il 90% se guardiamo ai giovani d’eta inferiore ai 35 anni.
  • Fruizione settimanale di online audio: cresce di cinque punti, dal 62 al 67%.

La motivazione, al di là di un’abitudine che si consolida sempre più, è probabilmente legata alla ripartenza dello spostamento casa – lavoro e viceversa: gli americani che oggi lavorano fuori casa sono il 5% in più rispetto a 12 mesi fa.

  • Fruizione di audio in automobile: scende del 2% l’ascolto della radio, che però resta saldamente prima, e sale esattamente del 2% l’ascolto di podcast.

Non credo alle coincidenze…

E veniamo ora ai dati specifici della fruizione di podcast.

  • Conoscenza del formato: 79%, +1% rispetto all’anno scorso.
  • Ascolto di almeno un podcast: dal 57 al 62% .
  • Ascoltatori mensili: scendono al 38% dal 41 rilevato nel 2021.
  • Ascoltatori settimanali: scendono anch’essi, al 26%, meno 2% rispetto a 12 mesi fa.

Gli ultimi due dati, quelli più importanti per chi opera nel settore, indicano una flessione, certo. Ma attenzione a leggerli al di fuori del contesto: il 2021 è stato un anno quantomeno particolare, durante il quale tanti si sono avvicinati al podcast, lo hanno provato e poi sono tornati alle loro vecchie abitudini d’ascolto. Infatti, se confrontiamo i dati 2022 con il 2020, il dato riferito agli ascoltatori mensili ha fatto segnare un +1%, quello settimanale un +2%. Soprattutto, il conversion rate, il rapporto tra ascoltatori mensili e settimanali, indicatore della fidelizzazione del pubblico verso questo formato, è in crescita, a conferma di come il podcast stia entrando nelle abitudini mediatiche delle persone. 

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