Le novità da ascoltare

  • L’ascolto di Generazioni è accogliente. Ho cercato a lungo l’aggettivo che potesse descrivere l’atmosfera familiare della narrazione di Luca De Santis (@Geekqueer), che ha scritto questo podcast appena uscito in esclusiva su Storytel, inaugurando il mese del Pride, e che ne è anche la voce protagonista. Un viaggio in sei puntate attraverso incontri e dialoghi che raccontano un’intera generazione lgbtq+, fra storia, politica e società. Si parte dalla G di gay e dal coming out di Luca quindicenne in una cittadina del Sud Italia. E si arriva fino al segno + (cosa significano intersessualità e asessualità?) tornando al principio con la volontà di riaffrontare il passato.
    Segnalo anche Bioritmi di Claudia Arletti (One Podcast), su tutte le app gratuite, che affronta questioni di genere, femminismo, omotransfobia. La prima puntata dal titolo “Statue e strade, nomi comuni maschili” è dedicata alla (scarsa) rappresentazione delle donne negli spazi pubblici.
  • Paladine (sulle app free) è una serie podcast realizzata da Chora Media per la Direzione Musei del Ministero della Cultura. Una carrellata di otto ritratti di donne che hanno vissuto e lottato per l’arte e la cultura, superando ostacoli e pregiudizi. Narra Serena Dandini. «C’è il vizio di tendere a indicare le donne come la fonte e l’ispirazione artistica. La fonte e l’ispirazione per chi, scusate?», si chiede. «Eh, già. Noi, le muse. Loro, i creatori». Questa, invece, è decisamente un’altra storia, perché a cambiare è proprio il punto di vista: non certo un dettaglio. Nei primi quattro episodi: Noemi Gabrielli, storica direttrice della Galleria Sabauda, Fernanda Wittgens, prima donna a dirigere la Pinacoteca di Brera, Caterina Marcenaro, creatrice del sistema dei musei civici di Genova, e Palma Bucarelli, prima donna a capo di un museo nazionale in Italia.
  • L’avventura. Storia di Mogol (sulle app gratuite), di Marta Cagnola e Roberto Razzini, è una produzione Radio24. Sessant’anni di storia della musica italiana percorsi fra aneddoti, risate e ricordi dalla stessa voce dell’autore di tante canzoni le cui espressioni sono entrate nel linguaggio comune. Giulio Rapetti Mogol, a quasi 86 anni, si racconta aprendo le porte di casa propria, con ironia e leggerezza: dal primo amore che ispirò La canzone del sole fino alla presidenza della Siae.
  • Un’altra novità, stavolta a tema esami di maturità (che cominciano il 22 giugno) e prodotta da Il Sole 24 Ore, è Note prima degli esami, di Gianluca Daluiso. Un percorso costruito tramite note vocali – di influencer, docenti ed esperti – rivolto agli oltre 500mila maturandi per accompagnarli verso una delle prove che ricorderanno per tutta la vita. Si parla fra l’altro di come gestire l’ansia, dell’aiuto della tecnologia e del futuro post esame.

 

Ed ecco qualche suggerimento anche tra gli audiolibri.

  • Di troppo amore: fuori dal labirinto della dipendenza affettiva (Storytel). Legge l’autrice Ameya Gabriella Canovi. Con la prefazione di Selvaggia Lucarelli (suo il podcast Proprio a me, sullo stesso tema), la versione audio di questo manuale affronta svariati casi di “troppo amore” e diventa strumento per comprendere e riconoscersi, per guarire, riflettere o ricordare.
  • Sempre su Storytel c’è Randagi di Marco Amerighi, fra i candidati al Premio Strega 2022, appassionante romanzo sulla giovinezza e sui legami creati per caso, un affresco sulla generazione dei nati tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Novanta.
  • Segnalo inoltre Una domenica di Fabio Geda letto da Luca Della Bianca (Audible), Questa non è una canzone d’amore di Alessandro Robecchi letto da Fabrizio Bentivoglio (Storytel) e L’estate che sciolse ogni cosa (Emons, sulle varie piattaforme) di Tiffany McDaniel, con la voce di Giorgio Marchesi. E infine, per bambini e ragazzi, le biografie di personaggi affascinanti della collana Losche storie (su Storytel), raccontate attraverso gli aspetti più controversi delle loro esistenze. Scritte da Paola Cantatore, ad aprile era uscita la prima su Dante: adesso trovate le altre, da Caravaggio a Mary Shelley, da Maria Antonietta a Charles Darwin.

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