Numero del 19 maggio

Youtube alla conquista dei podcast

E ci prova anche Amazon Music

Chi ha comprato chi

  • In Francia, Paradiso Media ha acquisito Binge Audio: insieme le due case di produzione di podcast formano uno tra i leader del podcasting a livello europeo.
  • La compagnia adtech francese Audion ha comprato Mentre, società italiana di branded podcast. Qui il commento di Georgia Giannattasio, cofondatrice di Mentre e Country Manager di Audion in Italia:

Grazie a questa acquisizione, gli advertiser italiani potranno connettersi con la propria audience di riferimento ottimizzando i risultati grazie a tecnologie e soluzioni audio d’avanguardia, mentre gli editori e i content producer potranno massimizzare la monetizzazione dei propri contenuti audio premium grazie ad un one stop shop che fa leva sull’expertise audio di Audion e Mentre.

Nuove community, nuove case di produzione, nuove funzioni

Ancora licenziamenti

Podcast & giornalismo

Gli ultimi (?) barlumi di audio live

Lo Spotify Audience Network arriva in Italia

  • Spotify ha reso disponibile Spotify Audience Network anche in Italia, Francia, e Spagna. Spotify Audience Network è un marketplace audio-first che mette gli inserzionisti in contatto con gli ascoltatori attraverso gli Spotify Originals & Exclusives e i podcast degli editori che utilizzano Megaphone nei rispettivi mercati.
  • Ma dal punto di vista di chi i podcast li fa, come si fa a monetizzare con la pubblicità attraverso Megaphone (la piattaforma di Spotify per medi e grandi editori)? Me lo ha spiegato una persona di Spotify. Esistono quattro opzioni, nel seguente ordine prioritario:1) vendita diretta da parte dell’editore;
    2) vendita diretta da parte di Spotify 
    nell’ambito dello Spotify Audience Network: in questo caso Spotify trattiene il 50% delle entrate;
    3) programmatic 
    (attraverso l’integrazione VAST);
    4) cross-promotion
    .
    Al momento in Italia Spotify for Podcasters (per podcaster indipendenti e piccoli editori) invece non offre soluzioni per monetizzare tramite adv. I podcaster indie e i piccoli editori che vogliono usufruire di Megaphone devono pagare un prezzo mensile variabile, pari a 99 dollari per i podcaster più piccoli. Quello che sta accadendo negli Usa e in altri Paesi – mi ha spiegato la persona di Spotify con cui ho parlato – è che i grandi editori presenti su Megaphone in alcuni casi fanno da aggregatori, dando accesso al loro account Megaphone ad altri editori o podcaster (gratuitamente o meno).

La pubblicità negli Usa cresce ancora

Due studi sull’adv nei podcast

  • Uno studio di Warc con Spotify evidenzia che, sebbene gli annunci audio digitali crescano, c’è ancora un forte squilibrio tra investimenti sull’audio e consumo dell’audio (in proporzione gli investimenti sono molto inferiori al consumo).
  • Dal report “Proving the Power of Podcast Ads” di Disqo emerge che il 45% di chi ascolta podcast su base quotidiana presta maggiore attenzione agli annunci pubblicitari nei podcast rispetto a quelli su altri mezzi (come tv, web e radio).

I numeri dei podcast, dei podcaster e degli ascoltatori

  • Tra aprile e maggio su Spotify il numero di episodi giornalieri di podcast sull’intelligenza artificiale è aumentato del 500%.
  • Lo studio “A New Era of Influence” di Magna e Vox Media rileva che per il 75% degli ascoltatori statunitensi di podcast l’influenza dei podcaster è superiore a quella degli influencer social e delle celebrità della tv e del cinema.
  • Una ricerca di Recordical, negli Usa, delinea chi sono i podcaster: in grande maggioranza uomini (74%), per lo più bianchi (57%), in buona parte giovani (il 48% ha tra i 18 e i 24 anni). Questi i motivi per cui fanno podcast 👇
  • In UK il numero di persone che ascoltano podcast ogni settimana negli ultimi cinque anni è raddoppiato: era l’11% della popolazione over 15 nel 2018, è il 22,8% oggi. Lo dice il Midas Survey di Rajar. Dati simili emergono dal sondaggio di Oxfam, secondo cui il 25,5% dei britannici ascolta podcast ogni settimana.
  • Per quanto riguarda la Francia, una ricerca di Acast mostra le differenze tra il profilo degli ascoltatori di catch-up radio (programmi radiofonici distribuiti come podcast) e quello degli ascoltatori di podcast nativi. Nel primo caso sono in prevalenza uomini sulla quarantina, nel secondo donne sulla trentina.
  • Secondo un’indagine di Spotify in Spagna il consumo di podcast tra gli under 25 è aumentato del 20% e il 50% della generazione Z li utilizza come forma di intrattenimento. Ad avere successo sono soprattutto i podcast d’informazione di durata breve.
  • In Giappone invece i podcast sono ascoltati da quasi il 16% della popolazione tra i 15 e i 69 anni, soprattutto da giovani uomini. Oltre il 16% ascolta podcast per imparare l’ingleseLo studio è opera di Otonal Inc. e The Asahi Shimbun Company.

E gli audiolibri?

Gli ascoltatori in Italia sono 10,7 milioni (+5% rispetto al 2022) e sono in prevalenza giovani uomini del sud Italia che trascorrono parecchie ore connessi. Ascoltano per lo più a casa, soprattutto per rilassarsi. Tra i genitori, un terzo considera gli audiolibri un valido supporto allo studio. Rispetto all’anno scorso la percentuale di chi legge libri cartacei/ebook e ascolta audiolibri è aumentata di nove punti (ora siamo al 48% del campione). I generi più amati continuano a essere i classici, seguiti da thriller e titoli sci-fi/fantasy. I dati fanno parte della nuova ricerca di NielsenIQ (NIQ) per Audible.

Dal Pulitzer ai premi Ondas

Un altro podcaster in tribunale

James Allchurch, podcaster britannico di 51 anni autoproclamatosi suprematista bianco e sostenitore di Adolf Hitler, è stato condannato a due anni e mezzo di carcere per aver diffuso contenuti audio mirati a fomentare l’odio razziale.
Allchurch nel 2015 aveva creato un sito intitolato “Radio Aryan”, dove pubblicava anche il suo podcast con contenuti razzisti e antisemiti.

Opportunità per i giovani

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