Numero del 1 marzo

I consigli d’ascolto

  • Spero tanto che Sotto le Unghie arrivi anche alle orecchie del pubblico maschile. Il rischio, quando si parla di violenza domestica, è che si crei un cerchio chiuso, quello delle donne che parlano alle donne. Invece la storia di Patience Manzumba Nyapasa – proprio perché una fra le tante di un filone di copioni tragicamente simili – merita di essere ascoltata da chiunque. Nata in Congo, arriva in Italia quando è una giovane donna, con l’intento di prendere i voti. L’esperienza la delude, desidera una famiglia, ma non sa da dove cominciare: è da sola, una donna nera da sola in Italia. Trova un uomo tramite gli annunci sul giornale, le sembra diverso da tutti gli altri. Con lui inizia una convivenza, ma quando diventano genitori di una bambina non sono più una coppia. Da quel momento, come dice la host del podcast Giulia Muscatelli, Patience è «una madre, nera, da sola in Italia». Una delle affermazioni dopo le quali l’autrice ammette che questa storia non ha gli strumenti per raccontarla. L’unica cosa da fare è ascoltare. Ci riesce molto bene: questo podcast – un’unica intervista in quattro puntate, dall’infanzia di Patience all’aggressione subita, fino alla rinascita dopo essere sopravvissuta a dodici coltellate – mette la storia sopra ogni cosa, in un climax che non si dimentica facilmente. La voce della host serve a «far riposare, ogni tanto, quella di Patience»: per spiegare, ad esempio, che cos’è il victim blaming e perché a un certo punto una donna vittima di violenza verbale inizia a pensare di “essersela cercata” e a incolparsi, senza sconti. Questo podcast, che racconta il male subdolo, che ha bisogno di trovare un posto sicuro per legittimarsi, invita esplicitamente a denunciare chi vive o conosce storie che somigliano a quella narrata. Una produzione Mondadori Studios che inaugura gli Original insieme ad altre produzioni come Elements e Guerre digitali. Si ascolta gratuitamente sulle principali piattaforme.
  • «Ascoltare la loro voce, accorgersi che splendono anche quando sembra che è tutto buio». Parla così degli amici di Willy Claudio Morici, voce principale di Willy – Una storia di ragazzi. Vita, morte e bellezza di Willy Monteiro Duarte, il sottotitolo del podcast. I ragazzi, la loro bellezza. Questa è la prospettiva attraverso la quale il podcast mostra un fatto di cronaca – l’omicidio del ventunenne, massacrato di botte a Colleferro la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 – che ha scosso un paese intero. Sovraesposti allora sui media, qui compagni e conoscenti di Willy sono visti come una «generazione luminosa». Le loro voci raccontano di un episodio di feroce violenza, avvenuto in 20 secondi, «un battito di ciglia», e di come il tempo successivo sia diventato immediatamente lento e doloroso, difficile da comprendere. Chi non ha letto almeno una volta sui social la lettera della madre di Willy, indirizzata al figlio? Nel podcast, la sorella della vittima ricorda che si tratta di un falso (che ha generato innumerevoli condivisioni e messaggi di affetto) e di averlo reso noto su una pagina Facebook dedicata a Willy, aperta dai cugini, quando ormai quelle righe avevano già preso fin troppe strade. Questo podcast fa proprio il contrario di chi si è limitato a lasciare un like o di chi ha raccontato senza ascoltare: invece, si prende tutto il tempo necessario per lasciare spazio a un coro che cerca ragione e giustizia, mettendosi in ascolto delle parole di familiari, datori di lavoro, compagni di classe e coetanei di Willy. Prodotto da Dersu e Storielibere.fm, è disponibile su tutte le principali app.
  • Più di 20mila bambini rubati alle famiglie di origine e dati in adozione illegalmente. Lo scenario è il Cile, dal 1950 in avanti e soprattutto durante la dittatura militare di Pinochet, terminata nel 1990. I bambini finivano nei Paesi più ricchi del mondo, in particolare Italia, Svezia, Spagna e Olanda, accolti dalle nuove famiglie, nella maggior parte dei casi senza conoscere le proprie origini. Le inchieste giornalistiche degli ultimi anni hanno portato un gruppo di madri cilene a riunirsi per cercare i figli scomparsi. E anche la giustizia cilena ha iniziato a indagare sul traffico di bambini che ha coinvolto enti religiosi, funzionari dello Stato cileno, assistenti sociali e militari. Figli del silenzio: il caso dei 500 bambini cileni adottati in Sardegna racconta le storie di quelle madri riunite nell’associazione Hijos y Madres del Silencio – i ricordi del momento del parto, la sedazione dopo la falsa notizia della morte del neonato, la mancata registrazione, il dolore della perdita di un figlio mai incontrato – e raccoglie le voci dei bambini di allora (oggi adulti fra i 40 e i 50 anni), giunti in Italia tramite un gruppo di suore sarde che in Cile avevano diverse sedi. Elena Basso e Giulia De Luca sono andate alla ricerca dei protagonisti di questa vicenda, hanno parlato con loro, riportato le loro testimonianze e scritto le loro storie nel podcast prodotto da IrpiMedia. Si ascolta su Spreaker e Spotify.

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  • Ecco una selezione degli altri titoli che, per vari motivi, vorrei consigliarti. Su Storytel è uscita la serie completa di Soglie – Viaggio nei Mondi Narrativi, scritto e letto da Marina Pierri. Dal libro (Eroine, Edizioni Tlon) al podcast, il percorso attraverso gli archetipi narrativi del Viaggio dell’Eroina invita a una continua scoperta di sé (e no, non è un podcast soltanto al femminile). A proposito di viaggi e percorsi, Storielibere.fm con Stokke ha prodotto Genitori, dove la host Francesca Barra parla di famiglie contemporanee e lo fa ogni volta con una coppia di genitori e con l’aiuto di un esperto: oltre i pregiudizi, con ritmo e leggerezza.
  • Sono stati i giorni del primo anniversario dall’inizio della guerra in Ucraina. Gigi Donelli ha ripercorso questi dodici mesi in Destinazione Ucraina – Viaggio in un anno di guerra (Radio24): sette tappe che ci portano dal confine con la Polonia fino a Bucha. In Viaggio in Ucraina (RaiPlay Sound) Vincenzo Frenda, inviato di guerra per il Tg2, narra il conflitto percepito dai diversi strati sociali della popolazione.
  • Su Repubblica.it (si ascolta anche su Spotity), il viaggio-inchiesta di Erica Manna Giovani Contro: studenti e attivisti, Fridays for Future e scout, fino alla comunità lgbtq+ e al volontariato cattolico. Il podcast racconta il modo in cui i giovani chiedono spazio. E lo fa a partire da Genova, la città più “anziana” d’Italia.
  • Sei un amante del cinema e dello spettacolo? Prendi altre due note: Attorissimi (One Podcast), dove Antonio Iovane chiacchiera sui miti del cinema italiano con chi li ha vissuti da vicino, e Show Off, il videopodcast (su Spotify e YouTube) di Will Media e Sky in cui Francesco Oggiano e Giulia Valentina si interrogano su come sta cambiando il mondo dell’intrattenimento.
  • Le bugie del mare mi ha riportata in Giappone: undici anni fa, proprio nel mese di marzo, mi trovavo lì, in viaggio. E questo audiolibro fa egregiamente quello che sogno di trovare in un romanzo: ti porta in un luogo, te ne fa sentire gli odori, ti fa osservare gli alberi e gli animali e l’architettura delle case, ti fa entrare dentro le stanze di quelle case e ti fa respirare l’odore di quello che c’è sul fuoco, per cena. Edito da Storyside, in esclusiva Storytel, letto da Gianluca Chiaradia, esce in versione audio due anni dopo il libro cartaceo. L’autrice, Kaho Nashiki, scrive anche libri illustrati e saggi: il suo primo romanzo, Un’estate con la Strega dell’ovest (1994), ha avuto un successo straordinario in Giappone ed è stato adattato per il cinema. Anche ascoltando Le bugie del mare ti sentirai un po’ come dentro un film: la scrittura evoca le immagini, scena dopo scena, della piccola isola di Osojima, con la sua forma di cavalluccio marino e la sua natura incontaminata, venerata come una divinità. Il protagonista è un giovane studioso di geografia antropica che, negli anni Trenta, vi si trova per svolgere ricerche sul campo, incrociando gli abitanti del luogo. Nella narrazione si intrecciano storia e religione, misteri, vita e morte. Se ne traggono risposte, riscoperta di valori dimenticati e di una piacevole calma di cui credo che in molti, di questi tempi, avvertiamo il bisogno.
  • Gabriella Greison «ha creato un nuovo filone che non esisteva prima, con i suoi racconti di fisica romanzata a teatro e nei suoi romanzi». Così è stato scritto di lei su Repubblica, e il Corriere della Sera l’ha definita «la rockstar della fisica». Gabriella Greison firma e legge Ogni cosa è collegata, in esclusiva per Audible. Qui la divulgatrice torna a spiegare in maniera semplice i principi della fisica quantistica partendo dal dialogo tra due grandi pensatori del XX secolo: il fisico Wolfgang Pauli e lo psicanalista Carl Gustav Jung. Il premio Nobel una volta a settimana è spinto dal desiderio impellente di incontrare il noto psicanalista: vuole capire cosa sia l’amore. «Dalla sua vita e dalle sue intuizioni ci faremo travolgere, per capire chi siamo e da dove veniamo, ci identificheremo nelle sue insofferenze e nei suoi abissi, per trovare una nuova chiave di lettura per vivere seguendo il nostro naturale talento, per crescere ed innalzarci».
  • A sei mesi dall’attentato islamista subito nello Stato di New York, Salman Rushdie torna con il romanzo La città della vittoria, uscito il 7 febbraio. L’audiolibro lo trovi sulle varie piattaforme di ascolto. Edito da Mondadori, è letto da Cinzia Poli. Una saga di amore, avventura e mito, che parte dall’incontro divino con protagonista una bambina di nove anni. Pampa Kampana diventa un tramite per la sua dea omonima e grazie a lei nascerà la grande Bisnaga (“città della vittoria”). L’eroina dovrà portare a termine il compito che la dea le ha assegnato: garantire alle donne un potere paritario in un mondo patriarcale. Ti lascio con la citazione che sono certa ti invoglierà alla lettura, o all’ascolto, provando a chiudere il cerchio con il primo consiglio di questa newsletter: «Tu lotterai per assicurarti che nessun’altra donna sia mai più bruciata in questo mondo, e che gli uomini inizino a considerare le donne con occhi nuovi, e vivrai abbastanza a lungo da assistere sia al tuo successo sia al tuo fallimento».

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