I consigli di lettura

Luca Dann, Andrea Roccabella e Francesco Namari a Bologna durante il live di “Bank Station”

  • Mi sono resa conto che i miei consigli di lettura riguardano sempre pezzi online. Ti lascio anche qualche consiglio offline.
    Il primo è il nuovo libro di Matteo Caccia, Voci che sono la mia (Il Saggiatore). È uno di quei libri che si centellina per farlo durare il più possibile, una raccolta di brevi saggi personali che prendono spunto da un mosaico di storie piccole e grandi. Sono storie che Matteo ha vissuto (per davvero o per finta), storie che gli hanno raccontato e che in qualche caso lui ha raccontato a sua volta nei programmi radio o nei podcast che ha scritto e condotto. Storie che trasmettono l’amore di Caccia per le storie stesse, un amore che lui qui prova a tramandarci con istruzioni annesse.

Illo di Davide Salvemini

  • Gli altri due consigli di lettura offline sono due articoli. Il primo è uscito nel numero di Finzioni (l’inserto culturale di Domani) del 22 ottobre, ed è un pezzo spassosissimo di Francesco Costa sulla domanda che – da quando ha lanciato Morning – gli fanno (o vorrebbero fare) tutti: ma come fa a dormire così poco?
    Il secondo, uscito nel numero di D di Repubblica del 21 ottobre, è un’intervista a Cecilia Sala, che parla dell’importanza dei dettagli dentro alle puntate di Stories.
  • Ti segnalo anche tre articoli che ho scritto io. Tutti e tre hanno a che fare con la psicoterapia e tutti e tre hanno a che fare (anche) con i podcast. Qui intervisto Jonathan Zenti, che ha appena pubblicato il suo primo libro. Qui parlo del mio rapporto con la psicoterapia. E qui racconto cause e conseguenze del fatto che la salute mentale è diventata un contenuto social.

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