Numero del 12 aprile
  • Se sei indeciso/a se realizzare o meno una versione video del tuo podcast ti consiglio questa guida di Pacific Content (società specializzata nei branded podcast). Questo articolo spiega invece i possibili modi di aggiungere una componente video al proprio podcast, mentre quest’altro racconta le ragioni per cui vari media d’informazione statunitensi stanno mettendo i loro podcast su YouTube.
  • Due pezzi interessanti sullo stato del podcasting: uno, su Vanity Fair, che sottolinea come – al di là delle considerazioni pessimistiche su investimenti pubblicitari e acquisizioni – il pubblico dei podcast continua a crescere; e un altro, di Dirt, secondo cui l’audio è tornato a essere un «ambient medium» (in altre parole, un mezzo che si ascolta in sottofondo: ma sarà vero?).
  • Costruire una community intorno al proprio podcast non è mai stato più importante. Ecco perché – spiega Wired – sempre più podcaster stanno iniziando a organizzare eventi dal vivo.
  • Gli algoritmi di raccomandazione delle varie app d’ascolto sono un mistero per molti. Una giornalista spagnola ha fatto il punto sui vari tentativi di decifrarli.
  • Meglio leggere o ascoltare? Come racconta un articolo de El País, diversi studi scientifici dimostrano che non ha senso definire cose è “meglio”: semplicemente, sono due esperienze differenti.
  • La Cnn ha raccontato una storia d’amore bellissima. Quella tra una podcaster statunitense e una sua ascoltatrice australianaGaleotto fu il podcast.
  • podcast possono essere un ottimo strumento per amplificare il lavoro giornalisticol’International Journalists’ Network spiega come. Mentre nella newsletter Mapping Journalism l’audience editor di Insider racconta che risultati ha ottenuto testando gli eventi audio di LinkedIn (Segnalo anche un mio pezzo uscito nel numero di Prima Comunicazione di marzo in cui analizzo i motivi del successo dei podcast d’informazione in Italia.)

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