Ci vuole mestiere

Il podcast è una realtà in continua crescita: lo dimostrano i dati delle ricerche, gli ascolti in costante aumento, le numerose produzioni che quotidianamente escono sulle piattaforme, i nuovi player che nascono sul mercato. Lo dimostra anche l’interesse “accademico”, con un’offerta sempre maggiore di corsi che promettono di formare podcaster o professionisti del settore.

Anche noi, da tempo, affianchiamo al nostro lavoro quello della formazione, perché siamo convinti che per fare podcast sia necessaria una professionalità che non si può sempre improvvisare, soprattutto quando si lavora nell’ambito del branded e del corporate podcast, in cui un cliente ci mette la faccia e il budget.

«Fare un podcast non significa solo registrare un audio». Questo è il mantra con cui ci piace aprire le nostre lezioni o workshop. Sì, perché non basta avere una storia che spacca e saperla raccontare correttamente per il formato audio («Perché una cosa è scrivere per gli occhi e un’altra scrivere per le orecchie», cit. Mirko Lagonegro).

Come non basta curare ogni aspetto tecnicamente audio: dalla qualità della registrazione, all’editing e al sound design (sono finiti i tempi in cui bastava un microfono da 30 euro per essere un podcaster, ora le orecchie degli ascoltatori si stanno abituando a un certo standard qualitativo). Per fare un progetto podcast in grado di centrare tutti gli obiettivi che ci siamo dati (in termini di ascolti, follower, consumption, brand awareness…) è fondamentale guardare oltre la produzione e considerare TUTTI gli step del progetto. Questo significa essere in grado di attuare una corretta strategia di distribuzione, sviluppare un piano di promozione adeguato, che consideri sia owned sia paid media. Significa anche saper leggere e interpretare gli analytics per poter correggere il tiro se vediamo che qualcosa non funziona come dovrebbe.

Da qualche tempo notiamo una crescente ricerca di figure professionali con queste competenze sia da parte di brand, sempre più consapevoli di dover divenire veri e propri editori dei loro contenuti, sia da parte di agenzie che, prese le misure, hanno compreso le peculiarità di questo contesto e stanno iniziando a strutturarsi per poter rispondere alle richieste di un mercato in crescita. Mercato nel quale – noi ne siamo fortemente convinti – molti dei ragazzi e ragazze che da anni incontriamo presso le Business School con le quali collaboriamo troveranno sicuramente spazio, e proprio a fronte di una competenza a tutto tondo come quella che vi ho descritto.

Fidatevi: parlo per esperienza diretta…

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