Numero del 27 marzo

PODCAST

  • Il tema dei ricordi mi ossessiona da tempo. Dare forma al passato, voce a chi potremmo non avere più accanto: è un pensiero che periodicamente torna a bussare, chi mi conosce profondamente lo sa bene. Con Smemorati Anna Maria Selini ha dato vita a una piccola perla che fonde lavoro giornalistico di scavo e ricostruzione storica a note di sincera intimità, suscitando nell’ascoltatore empatia, tenerezza, curiosità. Il podcast, prodotto da Chora Media per GE HealthCare, racchiude l‘intervista al padre Giulio – “il Giulio”, come impariamo a chiamarlo anche noi – novantenne malato di Alzheimer, e tanti contributi di medici, esperti con i quali viene esplorata la patologia di cui soffrono 600mila persone in Italia, ma anche familiari a lui vicini. L’autrice indaga la veridicità dei fatti narrati nei racconti del Giulio, che si intrecciano anche con la storia del nostro Paese. Comincia a raccogliere queste preziose conversazioni nel 2020, durante la pandemia. Giulio Selini è morto all’inizio del 2024 e Smemorati è un dono per tutti noi che vorremmo ritrovare qualcuno (e un po’ anche noi stessi) così come è riuscita a fare, con questo podcast, sua figlia Anna Maria.
  • L’11 marzo di cento anni fa nasceva Franco Basaglia, il padre della legge 180 che portò alla chiusura dei manicomi in Italia. L’ultima produzione di Piano P celebra l’anniversario con l’inchiesta Tutta colpa di Basaglia – sulle principali piattaforme e su Corriere.it – scritta e narrata da Ludovica Jona ed Elisa Storace. Alla prima è affidata la voce del passato, alla seconda quella del presente. Jona è anche la familiare di un malato e per questo ha spesso frequentato residenze e reparti psichiatrici. I suoi racconti portano subito l’ascoltatore dove tutto è cominciato, a Gorizia, negli anni Settanta. Da qui la narrazione si snoda fra contributi e testimonianze – come quelle di Franco Perazza, ex direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Gorizia, e di Alice Banfi, scrittrice e artista che ha subito più volte la contenzione meccanica, ovvero la pratica di essere legati al letto – ma anche attraverso numeri e statistiche che mostrano come viene trattato oggi nei nostri ospedali il disagio mentale. Un racconto ricco di dettagli, coinvolgente minuzioso: è l’occasione per conoscere un’attualità della quale tutti dovremmo essere al corrente. 
  • Poche settimane fa il tribunale di Enna ha condannato don Giuseppe Rugolo a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale su minori. La sentenza arriva dieci anni dopo la denuncia di Antonio Messina, che nel 2014 parlò degli abusi subiti fin da quando era ancora minorenne. A partire da questa vicenda personale e grazie ai documenti audio emersi – intercettazioni telefoniche e conversazioni registrate dai protagonisti sui propri cellulari – Stefano Feltri, Federica Tourn e Giorgio Meletti hanno scritto e prodotto La confessione, un podcast investigativo in sette puntate sostenuto dagli abbonati alla newsletter Appunti, che esplora il sistema di copertura degli abusatori interno alla Chiesa cattolica. Emergono, dal racconto di Antonio Messina, i dettagli degli incontri con don Rugolo, allora seminarista. Nelle intercettazioni, il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana ammette insabbiamenti e sminuisce le accuse. Federica Tourn, che conduce da due anni l’inchiesta coinvolgendo protagonisti ed esperti, nel podcast a tratti dialoga con Stefano Feltri, in uno scambio che coinvolge l’ascoltatore in riflessioni necessarie ed estremamente attuali.

AUDIOLIBRI

  • Non avevo mai ascoltato prima d’ora un audiolibro di poesia, è un’esperienza che ti consiglio. Il suono delle parole rimane a galleggiare, in maniera differente rispetto a quanto lo faccia sul foglio. Superba è la notte (audiolibro Mondadori) è una raccolta di versi scritti da Alda Merini fra il 1996 e il 1999, pubblicata da Einaudi nel 2000, e racchiude tutti i temi della sua opera fra i quali la reclusione e l’amore. L’interpretazione dell’attrice Carolina Leporatti rende l’esperienza di ascolto davvero intima. La poesia che ti lascio qui sotto è quella che, nella mia testa, è rimasta a galleggiare un po’ di più.

In morte di mia sorella

O anima che scavi la terra
adesso giustamente perduta
resta in noi il tuo modesto cammino,
anima di sempre: ascolta
ora il nostro babelico linguaggio
colmato di silenzio,
tu che sei oramai santa parola
e forse parola imperfetta
ma che certo cammini sull’acqua
col piede di un amante.

  • Come ascoltatrice di manuali di psicologia, invece, ho qualche esperienza. Trovo che la fruizione di questi audiolibri risulti lineare ed efficace, ideale per accompagnare una parte delle giornate. A proposito di “compagnia giornaliera”, credo che al giorno d’oggi in pochi possano dire di non aver provato ansia, almeno qualche volta (e per fortuna ne parliamo tutti sempre di più, come parliamo di salute mentale e di disturbi del comportamento alimentare). Thomas Leoncini ha scritto L’ansia del colibrì, (Sperling & Kupfer, 2023), un manuale che nel sottotitolo promette “un percorso di consapevolezza e rinascita”. E cosa c’entra il colibrì?  Il suo movimento ininterrotto per la sopravvivenza altro non è – dice l’autore – che ansia di vita, un sofisticato meccanismo di difesa. I sintomi dell’ansia equivalgono quindi anche per noi a segnali, per capire quando è ora di fermarsi e di ascoltarsi. Si trova su Storytel e la convincente lettura è affidata ad Andrea Failla, attore e doppiatore.
  • Andrea Failla legge anche La zona di interesse di Martin Amis (Einaudi, 2015) e pure nel caso della complessità del romanzo la sua interpretazione risulta efficace e calzante. L’audiolibro è disponibile sulle principali piattaforme da marzo 2024: è uscito a pochi giorni di distanza dall’annuncio dell’Oscar come Miglior film Internazionale vinto dall’omonimo film diretto da Jonathan Glazer e liberamente ispirato al romanzo dello scrittore britannico, scomparso lo scorso maggio. La zona di interesse è il centro residenziale delle SS, che sorge poco lontano dal campo di concentramento di Auschwitz. Orrore e placida quotidianità sono le due facce di uno specchio che si alternano e convivono in una narrazione grottesca. Il dramma dell’Olocausto è ripercorso in una sfacciata giustapposizione con ricche mense, fantasie sessuali, ironia e ordinarie debolezze.

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