Da podcast a libro e viceversa: adattare, riscrivere e trasformare

Si potrebbe dire che come gli amori cantati da Venditti, anche le storie, una volta pubblicate, non finiscono ma fanno dei giri immensi e poi ritornano, in forme e linguaggi diversi, plasmandosi e trasformandosi per meglio adattarsi al mezzo attraverso cui raggiungono il pubblico. I podcast hanno infatti aperto un ulteriore canale di espansione dello storytelling che ha permesso a diverse aziende dell’industria della narrazione di promuovere un approccio sempre più crossmediale. Le case editrici, nello specifico, hanno visto nel digitale un nuovo spazio da scoprire e occupare grazie alle potenzialità offerte dalla convergenza di libri e podcast, e negli anni hanno creato diversi tipi di sinergie. Ne è prova anche il recente lancio di Mondadori Studios, spazio di ideazione e produzione di contenuti audio originali per il Gruppo Mondadori.
Un modello sinergico che si sta consolidando è quello di progetti editoriali che nascono già con l’idea di pubblicare in contemporanea libro e podcast, pensati e ideati ad hoc per poter essere fruibili in parallelo. Altre, invece, sono pubblicazioni successive, ovvero nascono in un secondo tempo perché trainate dal successo ottenuto da un determinato prodotto che poi genera il suo gemello.

 

Le uscite contemporanee

Uno tra i più celebri esempi del primo modello è il progetto di La libraia tascabile, un’operazione coordinata che ha creato di fatto due contenuti distinti e intercambiabili, entrambi pubblicati nella primavera del 2022. Un libro, edito da Giunti, e un podcast, prodotto da Chora Media, che seppur simili si differenziano per le caratteristiche proprie del linguaggio di ognuno dei due mezzi di comunicazione. La versione podcast, composta da 72 episodi, segue il format di brevi consigli di lettura che vanno dai classici ai romanzi più contemporanei, narrati dalla voce di Cristina Di Canio (celebre libraia conosciuta per il suo modo inconfondibile di parlare di libri, ricco di entusiasmo, passione e suspense al momento giusto). Il libro, invece, approfondisce la storia della libreria di Cristina, La Scatola Lilla e racconta le sfide delle librerie indipendenti e le storie dei clienti. Storie che si intrecciano ai romanzi con cui la libraia sceglie di “curare” i problemi che affliggono i clienti stessi. 

In modo simile è stato sviluppato il progetto di Citofonare Hegel, un podcast in 60 puntate che ogni giorno esplora in pochi minuti, con ironia, il pensiero di filosofi più o meno famosi, per aiutarci a inquadrare i problemi concreti della vita di tutti i giorni. Il podcast, scritto e narrato da Paolo Pagani e pubblicato a settembre 2022, si è sviluppato in parallelo all’omonimo libro, edito da Rizzoli, che con lo stesso format della serie audio accompagna il lettore nell’esercizio pratico della filosofia, ponendo a 19 grandi filosofi del passato le domande più scottanti del nostro tempo.
Altri esempi interessanti di questo tipo sono Il Mago del Cremlino di Giuliano da Empoli per Mondadori, Caro Pier Paolo di Dacia Maraini per Neri Pozza e Il male che gli uomini fanno di Sandrone Dazieri per Harper Collins (Il persico nella versione podcast).

 

Da podcast a libro

Molto più frequentemente si trovano esempi di podcast che sono stati adattati a libri solo in un secondo tempo, spesso trainati dal clamore mediatico e dal consolidamento di un pubblico di ascoltatori. Uno degli esempi più recenti è Io ero il milanese, podcast uscito nella primavera del 2022 per Rai Play Sound, in cui Mauro Pescio racconta senza pregiudizi l’incredibile storia di Lorenzo S., ex rapinatore detto “il milanese”. Insieme a lui ripercorre la sua vita, le scelte sbagliate e i fallimenti che lo hanno portato a toccare il fondo, fino ad arrivare alla scarcerazione e alla seconda possibilità che il destino gli ha offerto per ricominciare. Serie molto amata grazie anche all’eccellente lavoro di scrittura di Pescio, il programma nel gennaio 2023 con Mondadori si è trasformato in un romanzo che approfondisce e rielabora in maniera più lineare la storia di Lorenzo S.

Mauro Pescio accanto alle copertine del podcast e del libro “Io ero il milanese”

Tra i casi editoriali più celebri in area non fiction troviamo anche Morgana di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, edito da Mondadori, Veleno di Pablo Trincia, diventato libro per Einaudi nel 2019, Il dito di Dio dello stesso Trincia, pubblicato da Einaudi nel 2022 (anche se questa volta optando per un titolo diverso dall’originale, ovvero Romanzo di un naufragio), Polvere di Chiara Lalli e Cecilia Sala sul caso Marta Russo, edito da Mondadori nel 2021, e Demoni Urbani, podcast che dal 2018 racconta storie di crimini agghiaccianti, adattato a libro da Sperling & Kupfer.

Meno comuni ma comunque interessanti sono gli esempi di podcast fictional diventati libri, che permettono forse un maggiore potenziale di espansione della storia originale. Celebre è il caso di Sbagliata, uno dei primi podcast narrativi italiani, scritto da Virginia Valsecchi e Daniela Delle Foglie e adattato a libro da Mondadori nel 2021. In questo caso, la serie audio è stata adattata a romanzo ricorrendo a tecniche tipiche della novelizzazione, che permettono di approfondire la psicologia della protagonista ed espandere ulteriormente alcune scene e trame secondarie, aggiungendo materiale inedito alla storia. Diverso è invece il caso di Dentro di Luca Carano, che dopo aver scritto una mini serie audio, grazie a Sperling and Kupfer ha potuto continuare il racconto in versione romanzo. In questo modo ha concesso al pubblico fidelizzato le risposte e il finale che non avevano ottenuto durante l’ascolto, adottando di fatto una strategia transmediale di espansione della storia.

 

Da libro a podcast

Più rari ma decisamente curiosi sono invece i casi di adattamento da libro a podcast. Nell’ambito non fiction troviamo tra i più celebri La città dei vivi di Nicola La Gioia, romanzo per Einaudi nel 2020, poi podcast prodotto da Chora Media nel 2021. In questo caso, il podcast ha potuto offrire al racconto dell’omicidio di Luca Varani la voce degli stessi assassini, le registrazioni delle loro confessioni e le notizie date dai telegiornali, per far immergere l’ascoltatore in un’avvincente e angosciante ricostruzione dei fatti. Altri esempi sono Storia del mio nome, podcast di Sabrina Efionayi derivato dal suo libro Addio, a domani (edito da Einaudi), e Maledetta Sarajevo di Francesco Battistini e Marzio Mian per Neri Pozza.

Per la fiction, invece, dove il confine tra audiolibri e podcast narrativi sembra essere più labile, c’è primo tra tutti l’esempio di La disciplina di Penelope di Gianrico Carofiglio, prima libro per Modadori, poi uno dei più interessanti casi di trasposizione prodotto da Chora Media. La trasposizione ha richiesto una riscrittura delle scene, in modo da aumentare la suspense e creare i cliffhangers necessari a uno sviluppo narrativo seriale tipico del podcast, nonché uno straordinario lavoro di sound design che ha permesso di dare voce ai personaggi e ricreare nel dettaglio la sonorità delle ambientazioni della storia. Altro esempio recente è Diabolik, serie audio ispirata ai fumetti delle sorelle Giussani e prodotto da Audible nel 2022, che in 10 puntate narra le origini del personaggio e l’incontro con Eva Kant. Il progetto nasce per celebrare i 60 anni dalla prima pubblicazione e vanta un cast di attori d’eccezione, musiche inedite e un sofisticato sound design.

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La sfida più difficile da affrontare nella creazione di prodotti di intrattenimento che si sdoppiano su due diversi canali di comunicazione, ma che spesso condividono titolo, autore e contenuto, è quello di dare a entrambi vita propria, adattandoli il più possibile alle caratteristiche proprie del mezzo attraverso cui vengono presentati al pubblico. Se il libro può esplorare più a fondo una storia, perchè permette lo spazio e il tempo necessari a descrizioni e analisi più dettagliate di pensieri, ambientazioni e personaggi, il podcast per sua natura segue uno specifico andamento e necessita di una struttura seriale e di qualità, sostenuta da voci giuste e da un sound design di livello. Solo in questo modo i due diversi prodotti possono trainarsi a vicenda, collaborando al raggiungimento di un obiettivo comune: fornire visibilità a entrambi i media e ampliare il pubblico di riferimento. 

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