L’articolo di Bloomberg di cui s’è occupata Andrea la scorsa settimana, l’ultima Ellissi del bravo Valerio Bassan sulla creator economy e, soprattutto, le riflessioni di Matt Degan sulla necessità di confrontarsi con quella che ha definito «bolla speculativa del podcasting», mi hanno fatto riflettere sulla situazione italiana a fronte dei continui ingressi di nuovi player nel podcasting italiano: ma c’è davvero spazio per tutti o c’è il rischio che qualcheduno si scotti le dita?